Il futuro dei rapporti con l'Ue nel confronto Pelli-Blocher con il Club dei 1000

Ha attirato numerosi interessati (oltre 120) l’atteso confronto sul futuro dei rapporti tra Svizzera e Ue con protagonisti l’ex presidente nazionale PLR Fulvio Pelli e l’ex Consigliere federale UDC Christoph Blocher. L’incontro, organizzato dal Club dei 1000 del PLRT e moderato dal responsabile del Dipartimento informazione RSI Reto Ceschi, ha visto i due ospiti impegnati in un intenso dibattito con al centro la votazione del prossimo 27 settembre sull’iniziativa “Per la limitazione” che ha toccato l’importanza degli accordi bilaterali per la Svizzera, la posizione del Ticino in queste dinamiche e la necessità di insistere per attuare misure fiancheggiatrici adeguate, soprattutto per le zone di frontiera.

Ha attirato numerosi interessati (oltre 120) l’atteso confronto sul futuro dei rapporti tra Svizzera e Ue con protagonisti l’ex presidente nazionale PLR Fulvio Pelli e l’ex Consigliere federale UDC Christoph Blocher. L’incontro, organizzato dal Club dei 1000 del PLRT e moderato dal responsabile del Dipartimento informazione RSI Reto Ceschi, ha visto i due ospiti impegnati in un intenso dibattito con al centro la votazione del prossimo 27 settembre sull’iniziativa “Per la limitazione” che ha toccato l’importanza degli accordi bilaterali per la Svizzera, la posizione del Ticino in queste dinamiche e la necessità di insistere per attuare misure fiancheggiatrici adeguate, soprattutto per le zone di frontiera.

Nel corso del dibattito, Christoph Blocher ha evidenziato come - dal suo punto di vista - “da imprenditore non ho mai avuto problemi ad esportare in tutto il mondo, puntando solo sulla qualità svizzera. Dal 2014 però chiediamo di regolamentare l’immigrazione nel nostro Paese. Adesso chiediamo di poterlo fare”. A fargli da contraltare le lucidi analisi di Fulvio Pelli, che ha sottolineato “come l’iniziativa non tocca soltanto l’immigrazione, ma mette in pericolo anche la libertà di movimento dei cittadini svizzeri, in particolare dei nostri giovani, nel resto dell’Europa. Si favorisce la burocrazia invece della libertà. Per un liberale non c’è scelta. Finiremmo col non poter più stipulare accordi di libera circolazione neanche con il Liechtenstein”.

La via bilaterale, seppur non perfetta, è oggi l’unica vera alternativa all’adesione e all’isolamento della Svizzera. Per questo la nostra indicazione alle ticinesi e ai ticinesi è quella di votare NO all’iniziativa contro gli Accordi bilaterali il prossimo 27 settembre.